L'uomo dei boschi



Autore: Pierric Bailly
Copertina: flessibile
Pagine: 118
Editore: Edizioni Clichy
Collana: Gare du nord
Prezzo: 15,00 euro



L'elaborazione di un lutto



                         ___________________________________________

Un romanzo sulla morte. Uno dei più lucidi e indimenticabili romanzi sulla morte. Su chi resta, dopo la morte. Su cosa resta, dopo la morte. Su come si può convivere con l'idea della morte. Un romanzo su un figlio e su un padre, sui loro silenzi e il loro muto e incontenibile amore. E anche un romanzo sulla natura, sull'umidità, sulle rocce, il muschio, le felci, gli alberi, i camosci, l'acqua che a volte è violenta e può uccidere, gli insetti e le larve che divorano i cadaveri da dentro, trasformandoli in terra di nuovo. Un romanzo sul cadere e sulla voglia e il bisogno di ripartire. Un romanzo che è anche un'evocazione della montagna e della lentezza contro la veloce spietatezza del nostro tempo che ci allontana gli uni dagli altri. E ancora la storia di un tentativo di emancipazione, di un destino modesto, eppure anche integro e singolarissimo. Il ritratto di una generazione che sceglieva Leo Ferré per accompagnare un funerale, nella quale trovavano posto e dignità le persone pronte a lottare per la giustizia e l'eguaglianza, anche tra chi viveva a contatto ogni giorno con la terra e la sua cieca ferocia. L'uomo dei boschi è un libro che rimarrà a lungo nella testa e nel cuore di chi lo ha letto.
                           __________________________________________


L'uomo dei boschi è un tesoro da divorare tutto d'un fiato, proprio come ho fatto io. L'autore affronta con estrema eleganza e delicatezza un grande lutto. La morte del padre.
È un libro scritto davvero bene e che affronta molti argomenti riguardanti la loro vita condivisa o quella del padre stesso, attraversando diversi livelli di profondità. Sono riuscita ad empatizzare con l'autore, ma soprattutto con il padre stesso, grazie ai ricordi che vengono proposti dal figlio, grazie al suo modo di descriverlo. Era un uomo particolare, pieno di passioni, curioso nei confronti della vita, amato ma anche incompreso. Il figlio, in qualche modo, riesce a riscattarlo.
La parentesi più difficile da affrontare è quella della dinamica stessa dell'incidente, perché, per quanto il caso sia stato chiuso, rimangono dubbi che Bailly si porterà dietro probabilmente per tutta la vita.
Un'altra mportante protagonista di questa storia invece è la natura, quella dello Jura, un dipartimento francese al confine con la Svizzera, dove la montagna regna indiscussa.
Vi consiglio questo piccolo gioiello, nella sua brevità ha davvero molta Potenza.

Volevo dire che era un bosco che gli somigliava, e che era a sua immagine, quella di una persona solitaria e un po' selvaggia. Perché era esattamente questa la rappresentazione di lui che volevo difendere in quel momento. Mi attacavo all'idea che fosse morto nel bosco come un marinaio muore in mare. Il bosco che divora l'uomo. Mio padre, un avventuriero. ■

Curiosità 

Gare du nord è una collana di Edizioni Clichy che prende ispirazione dalla omonima stazione francese per le sue dinamicità e multiculturalità.

Valutazione: ⭐⭐⭐⭐/5








Commenti

Post popolari in questo blog

Briciole di me

HEX, la maledizione